Le librerie indipendenti sono piccole realtà editoriali autonome, sono importanti presidi culturali del territorio, poiché, oltre a vendere libri, sono anche dei punti d’incontro per chi le frequenta. Negli ultimi anni le librerie di questo genere stanno scomparendo, ma quelle poche realtà che riescono a sopravvivere, lo fanno grazie all’impegno costante del libraio nel reinventarsi e nell’adattare lo spazio a un’identità di base su cui si fonda la libreria stessa. Proprio per questo le librerie “ibride”, quelle dove il libro è importante ma c’è anche altro, rispecchiano l’identità di una città e ne raccontano il panorama creativo. 

Pagine è innanzitutto una piattaforma che si sviluppa online come un blog/magazine, per poi tradursi nei social network con contenuti legati allo stesso sito web. La narrazione è il perno del progetto, ed è volta a valorizzare ogni parte del sistema identitario editoriale con racconti che creano una rete di storie necessarie ad apprezzare la vita e la cultura dei luoghi presi in esame.

I social network diventano un canale per fornire un ulteriore punto d’accesso diretto alla piattaforma web. Hanno la funzione di mantenere aggiornati gli utenti sugli eventi del territorio che coinvolgono le librerie e le iniziative interne ad esse. Inoltre, di volta in volta, mirano a presentare le singole librerie e i librai che le gestiscono per dare risalto all’oggetto libro attraverso consigli e aggiornamenti. In questo modo si punta a “replicare” l’esperienza dal vivo di avere un rapporto diretto con il libraio come può avvenire entrando in una libreria fisica.